Convegno

Orizzonti oltre i confini

Un futuro tra Humus Sostenibile e Humanitas Consapevole

Venerdì 17 Ottobre 2025

Villa Zileri Motterle – Monteviale (VI)
Dalle ore 10.00 alle ore 13.00

Il convegno di quest’anno si propone di esplorare il profondo e indissolubile legame tra le Ville Venete e la terra, intesa nella sua duplice valenza: da un lato, l’humus fertile, capace di generare prodotti agricoli di qualità nel rispetto dell’ambiente; dall’altro, l’humanitas, ovvero il capitale umano delle comunità e delle persone (proprietari, gestori etc..) che animano le ville, con le loro tradizioni, la loro memoria e il loro ruolo cruciale nel preservare il patrimonio culturale e ambientale.

Ripercorreremo la storia delle Ville Venete dalle loro origini come ‘case de villa’, fulcro della produzione agricola e fonte di lavoro per l’intera comunità locale, fino al loro presente. Le Ville Venete, oggi, pur diversificandosi in attività turistiche, culturali e agricole, ritrovano la loro vocazione di centri propulsivi di un sistema produttivo, custodendo al contempo una memoria storica viva e attuale.

Un focus specifico sarà dedicato anche alle B Corp, aziende che integrano obiettivi di beneficio comune nel loro modello di business. Proprio la Villa che ci ospita è recentemente entrata a far parte delle Società Benefit, offrendoci un esempio concreto di come i principi B Corp possano essere applicati al contesto delle Ville Venete e del territorio circostante, promuovendo uno sviluppo sostenibile che valorizzi la terra e la sua humanitas. Situata a Monteviale (VI), e immersa in un vasto parco secolare, Villa Zileri rappresenta un’eccezionale testimonianza del patrimonio storico e culturale veneto.

La sua storia affonda le radici nel 1436, quando il conte Antonio Nicolò dei Loschi, esponente di una delle più illustri famiglie vicentine, acquisì la tenuta.

Il successo dell’attività agricola dell’epoca permise lo sviluppo del complesso, che divenne il cuore pulsante e il punto di riferimento per l’intera comunità circostante.

L’eleganza della villa è impreziosita da un ciclo di affreschi del celebre Giambattista Tiepolo, che ad inizio Settecento decorò il Salone d’Onore, rendendolo un capolavoro di inestimabile valore artistico. Dopo essere passata per via ereditaria alla famiglia Zileri nell’Ottocento, la villa è stata recentemente oggetto di un meticoloso restauro.

L’attuale proprietà ha saputo valorizzare il complesso, integrandolo nella vita economica e culturale odierna con un uso abitativo e direzionale, un esempio virtuoso di come le ville venete possano essere vissute e non solo conservate.

Dopo essersi trasformata in una società benefit, la Villa ha fatto propria questa missione: intendere la bellezza e il patrimonio culturale non solo come “oggetti”da ammirare, ma da vivere e condividere, trasformando la bellezza in un bene comune e diffuso. All’interno di questa cornice privilegiata e attraverso le voci di esperti di storia, sostenibilità, imprenditoria sociale e testimonianze dirette, il convegno si propone di gettare luce sul passato glorioso delle Ville Venete e di immaginare un futuro in cui la loro eredità possa continuare a fiorire, nutrendo la terra e la comunità con la stessa cura e dedizione di un tempo.

Perchè quest’anno si parla di HUMUS e HUMANITAS?

Quest’anno il nostro tema, ‘HUMUS e HUMANUS’, nasce da una suggestiva connessione linguistica ed etimologica. Abbiamo voluto esplorare le radici delle parole ‘humus’ e ‘humanitas’ per tracciare un filo conduttore che dalle origini ci conduca all’attualità delle Ville Venete.

Le Ville Venete, disseminate nel nostro paesaggio, non sono solo testimonianze di un’arte e un’architettura unica, ma incarnano un legame profondo e inscindibile con la terra che le circonda.

Ripensiamo alle loro origini: le Ville Venete nascono come ‘case de villa’, centri vitali di aziende agricole. L’humus, la terra fertile del Veneto, era il cuore pulsante della loro esistenza, la fonte primaria di ricchezza e sostentamento non solo per la famiglia patrizia, ma per intere comunità.

La produttività di quei terreni definiva la prosperità della villa e, di riflesso, il benessere del tessuto sociale circostante. Il lavoro nei campi, la cura della terra, la sapienza agricola erano elementi fondanti di quella società. Parallelamente, l’humanitas si manifestava nella complessa rete di relazioni che si sviluppano attorno alla Villa Veneta. Non era solo il luogo di residenza di un Patrizio Veneziano, ma un centro di aggregazione, di gestione del territorio, di trasmissione di saperi e tradizioni.

Le comunità locali trovavano nella villa non solo opportunità di lavoro legate alla terra, ma anche un punto di riferimento sociale e culturale. La ‘humanitas’ di quel tempo si esprimeva nel legame tra il ‘dominus’ e i suoi lavoratori, nella condivisione di un destino comune legato alla fertilità dei campi. Oggi, le Ville Venete conservano questa eredità, ma la declinano in forme nuove.

L’humus rimane un elemento cruciale, con molte Ville Venete che continuano a produrre prodotti d’eccellenza grazie all’agricoltura, spesso con un occhio sempre più attento alla sostenibilità. L’enoturismo, ad esempio, è una forma contemporanea di legame con la terra, che permette di apprezzare i frutti di questo ‘humus’ in un contesto culturale e paesaggistico unico.

L’evoluzione dell’humanitas si manifesta nell’apertura delle Ville Venete a molteplici attività: dall’accoglienza turistica e ristorativa all’offerta culturale e all’ospitalità di eventi pubblici, privati e aziendali.

Le Ville venete sono oggi luoghi di incontro per la comunità, custodi della memoria storica e spazi di dialogo tra passato e presente. La ‘humanitas’ di oggi si esprime nella capacità dei suoi custodi proprietari di creare nuove forme di interazione sociale, di valorizzare il patrimonio culturale per le generazioni future e di porsi come motori di uno sviluppo sostenibile che rispetta la terra e la sua storia. In questo senso, il confronto tra ‘HUMUS’ e ‘HUMANUS’ applicato alle Ville Venete è una naturale riflessione sulla loro intrinseca interdipendenza.

La ricchezza culturale e storica di queste dimore affonda le sue radici nella fertilità della terra, e la loro capacità di continuare a essere rilevanti nel presente dipende dalla nostra ‘humanitas’, dalla nostra saggezza nel preservare questo legame vitale tra la terra, la storia e la comunità.”

Relatori convegno 2025

Amerigo Restucci

Presidente Istituto Regionale Ville Venete

Isabella Collalto

Presidente Associazione per le Ville Venete APS

Alberto Motterle

Proprietario di Villa Zileri

Pietro Mancino

Responsabile Benefit a Villa Zileri

Alessandro Costa

Direttore Venice Sustainability Foundation

Maurizio Davolio

Presidente AITR - Associazione Italiana Turismo Responsabile

Giorgia Menditto

Referente Ufficio Scolastico Regionale del Veneto

Foto delle edizioni precedenti

Relatori convegno edizioni precedenti

Alfonso Pallavicini

Presidente dell’Associazione “European Historic Houses”, che raccoglie al suo interno tutte le associazioni di dimore storiche d’Europa, di cui anche l’Associazione per le Ville Venete APS è socia.

Fabio Finotti

Professore di Letteratura Italiana all'Università di Trieste e grande estimatore del pensiero italico, Fabio Finotti è stato nominato direttore dell'Istituto italiano di Cultura di New York, che dal 1961 ha come scopo quello di promuovere le eccellenze culturali e scientifiche del nostro Paese.

Giacomo Brunoro

Giacomo Brunoro, membro del CDA della Veneto Film Commission e direttore editoriale di LA CASE Books, è intervenuto sul tema "Ville Venete: da luoghi dell'immaginario a icone pop". Nel suo intervento, Brunoro ha sostenuto che la grande sfida del nostro presente è reinventare il passato per proiettarlo nel futuro. Per continuare a essere luoghi che ispirano e affascinano, le Ville Venete devono trasformarsi in "ICONE POP": simboli globali di bellezza ed emozione, capaci di superare ogni barriera geografica e generazionale attraverso il linguaggio universale dei sentimenti.

Katia Amoroso e Mauro Di Benedetto

Katia Amoroso e Mauro Di Benedetto, fondatori di Veneto Segreto, si dedicano alla missione di "umanizzare" i luoghi di cultura, come le Ville Venete. Il loro obiettivo è andare oltre la semplice architettura, risvegliando la curiosità e invitando a scoprire le emozioni, gli aneddoti e le storie di chi ha vissuto questi luoghi. Il loro intervento, "I Segreti delle Ville Venete, conoscenze ed esperienze di narrazione", hanno condiviso questa filosofia.

Chiara Marin

Chiara Marin, conservatrice al Patrimonio Storico Artistico dell'Università di Padova, ha esplorato il ruolo della storia dell'arte nella valorizzazione delle Ville Venete. L'intervento, intitolato "Questioni (non soltanto) di stile: la Storia dell’Arte per la valorizzazione delle Ville Venete”, ha approfondito come la ricerca filologica possa ricostruire il sistema di valori e le intenzioni dei committenti, esaltando l'unicità di ogni villa attraverso lo studio delle fonti e l'interpretazione dei documenti.

Marta Fogagnolo

Marta Fogagnolo di Arte Laguna Prize ha discusso di come l'arte contemporanea possa entrare nelle Ville Venete, anche grazie al progetto "Le Mostre Diffuse in Veneto – The Land of Venice". Nel suo intervento, intitolato "Ville di sapori. Le Ville Venete e l’esperienza del turismo enogastronomico", ha raccontato il successo di questa iniziativa e la sfida di sviluppare una nuova forma di fruizione artistica che valorizzi sia le ville che la creatività contemporanea.

Federica Montaguti

Federica Montaguti, Ricercatore Senior del CISET, nel suo intervento "Ville di sapori. Le Ville Venete e l’esperienza del turismo enogastronomico", ha sottolineato come le Ville Venete siano luoghi di vita e come questo si manifesti nel loro profondo legame con la produzione agricola e vitivinicola.

Giorgia Menditto

Giorgia Menditto dell'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto ha sottolineato l'importanza di un percorso dedicato al mondo della scuola per riscoprire le Ville Venete. Il suo intervento, intitolato "Le Ville Venete fanno Scuola, Longlife Learning", ha evidenziato l'obiettivo di avvicinare docenti e studenti alla storia e all'eredità di queste dimore, in un'ottica di formazione che dura tutta la vita.

Francesca Benvegnù

Francesca Benvegnù di Radio Magica ha parlato di come l'arte della divulgazione possa essere applicata nell'era dei social. Il suo intervento, "L’arte di divulgare nell’era dei social: le mappe parlanti di Radio Magica", ha presentato il progetto della Fondazione Radio Magica onlus, che si propone di abbattere le barriere cognitive e linguistiche, offrendo un modo innovativo per raccontare il patrimonio culturale italiano a bambini, ragazzi e famiglie.

Giulio Da Sacco

Giulio Da Sacco, proprietario dell'Abbazia di Santa Bona a Vidor, ha affrontato il tema de "Il passaggio generazionale della Villa Veneta". Ha condiviso la sua visione, che consiste nel trasformare l'abbazia in un luogo di accoglienza e comunità, un punto d'incontro tra le radici locali e un respiro internazionale. Il suo obiettivo è promuovere la villa come spazio ideale per l'arte, l'artigianato, la meditazione o il benessere, in cui chiunque possa sentirsi a casa.

Florian von Stepski-Doliwa

Florian von Stepski-Doliwa, proprietario di Villa Rechsteiner, nel suo intervento "La Villa Veneta, oggi come ieri 'fabrica' del futuro", ha sottolineato la necessità di aprirsi al cambiamento per garantire la sostenibilità delle dimore storiche. Sostenendo che le Ville devono aprirsi alla comunità per essere valorizzate, ha condiviso la sua esperienza di promozione del vino come bene culturale, offrendo nuove attività e trasformando la villa in un luogo di accoglienza e comunità.

Alessio Carciofi

Alessio Carciofi, autore e docente in Marketing & Benessere Digitale, è una figura di riferimento nel digital detox, specializzato nell'aiutare persone, aziende e famiglie a vivere un rapporto più sano e consapevole con la tecnologia. Il suo intervento, "Oltre la Rete: la Ri-connessione umana nel cuore delle Ville Venete", ha offerto spunti pratici per riconnettersi con sé stessi e con gli altri, al di là dello schermo.

Maria Rosa Baroni

Maria Rosa Baroni, ex docente di Psicologia Generale e Psicologia Ambientale all'Università di Padova, è una figura di spicco nel campo, autrice di importanti pubblicazioni come "Psicologia Ambientale". Attualmente insegna nel Master di Psicologia Architettonica e del Paesaggio. Il suo intervento, "Benessere psicologico e recupero dallo stress. Il punto di vista della psicologia ambientale", ha esplorato il profondo legame tra l'ambiente e il benessere umano.

Michaela Bellisario

Giornalista di moda e autore italo-olandese, vive e lavora a Milano per iO Donna del Corriere della Sera. È nota per essere la conduttrice del podcast "God Save The Queen" e autrice di numerosi libri, tra cui "Principesse Si Diventa!". Il suo intervento "Dal genius loci alla consapevolezza" approfondirà la connessione tra il benessere e l'identità dei luoghi.

Tetsuko Koren Montemurro

Sabrina Koren Tetsuko Montemurro, insegnante di Dharma, diplomata Counselor ad indirizzo Umanistico, co-fondatrice del programma MindfulZen assieme al maestro Tetsugen Serra, tiene corsi zen dedicati alle donne; ha scritto la prefazione della versione italiana del libro: La Lampada nascosta. Storie da venticinque secoli di donne illuminate (Zenshin Caplow , Susan Moon ed. Xenia). Insieme al monaco Eko Maragno, è stata protagonista di un dialogo dal titolo "IL RUOLO DELLO ZEN COME METODOLOGIA DELLO SPIRITO NEL BENESSERE", approfondendo il legame tra la pratica zen e il benessere interiore.

Eko Maragno

Designer, fonda nel 2002 lo studio JoeVelluto. Docente presso UniBz, Facoltà di Design e Arti (2011-2015). Attualmente Responsabile Didattico di Scuola Italiana Design di Padova. Ha fatto parte del comitato scientifico di Fabrica, diretta da Oliviero Toscani. Monaco Zen sotto l’egida del Maestro Tetsugen Serra, è Responsabile del Centro OraZen di Padova. Autore del libro “Estetica della Meditazione”, RCS - Corriere della Sera, 2021.Insieme alla monaca Tetsuko Koren Montemurro, è stato protagonista di un dialogo dal titolo "IL RUOLO DELLO ZEN COME METODOLOGIA DELLO SPIRITO NEL BENESSERE", approfondendo il legame tra la pratica zen e il benessere interiore.

Margherita Azzi Visentini

La storica Margherita Azzi Visentini ha avuto una lunga e prestigiosa carriera accademica, insegnando presso atenei come l'Università di Padova e il Politecnico di Milano. Ha ricoperto il ruolo di visiting professor in istituzioni internazionali, e ha collaborato a lungo con il CISA e la Fondazione Benetton Studi Ricerche. Il suo intervento, intitolato "La civiltà delle Ville Venete: osservazioni in margine", ha offerto una prospettiva unica e autorevole su questo inestimabile patrimonio.

Edoardo Demo

Edoardo Demo, Professore Ordinario di Storia Economica all'Università di Verona, è un'autorità nel campo, come testimonia la sua appartenenza all'Accademia Olimpica e il suo ruolo di Presidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio. Specializzato nella storia economica e sociale del Rinascimento italiano, ha all'attivo oltre un centinaio di pubblicazioni in diverse lingue. Il suo intervento, intitolato "L'economia delle Ville Venete", ha offerto una prospettiva approfondita sul ruolo economico di queste dimore storiche.

Luca Piana

Luca Piana, giornalista con un'esperienza decennale in testate di rilevanza nazionale come Il Sole 24 Ore e La Repubblica, è attualmente vicedirettore dei quotidiani del gruppo Nord Est Multimedia. Il suo intervento, "Una prima ricognizione sui bilanci delle Ville Venete", ha offerto una prima analisi dedicata al flusso economico generato dalle Ville Venete.

Luigi Bacialli

Luigi Bacialli, giornalista professionista dal 1976, ha ricoperto ruoli di rilievo in testate nazionali come Il Giornale, L'Indipendente e Il Gazzettino, che ha diretto dal 2001 al 2006. Attualmente dirige le testate del network televisivo Medianordest ed è Presidente della Fondazione Veneto Film Commission. Il suo intervento, "Le Ville Venete nel cinema e in televisione", ha esplorato il ruolo di queste dimore nel mondo dello spettacolo.

Marco Miola

Marco Miola,membro della famiglia proprietaria di Villa Selvatico Terme, nel suo intervento, intitolato "La rinascita di Villa Selvatico - il valore della tradizione in un futuro sostenibile", ha sottolineato l'importanza di creare sinergie tra gli elementi che compongono l'ecosistema delle Ville Venete per affrontare le sfide del mercato.

Alessandra De Nicola

Alessandra De Nicola, cultural project manager e docente di Pedagogia e Didattica dell'arte, è specializzata nello sviluppo sostenibile basato sul patrimonio culturale. Il suo intervento, “Vezzi (insulsi) e frammenti di storia universale”, ha utilizzato il caso specifico della Gualda per esplorare il concetto di patrimonio culturale, la sua custodia e come un oggetto acquisisca valore.

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